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- Pubblicato: Giovedì, 30 Dicembre 2021 11:33
- Scritto da Super User
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Cactus house nasce da un sogno: un posto adatto per ospitare una collezione ormai diventata ingombrante!
Dopo esserci sposati ed aver “attaccato” la passione succulenta anche a Moreno in pochi anni ci siamo trovati con il piccolo appartamento in affitto colmo di piante. Il terrazzo opportunamente modificato era diventato una piccola serra, il salotto in inverno accoglieva le piante africane più bisognose di calore ed il garage accoglieva le più grandi .Ci trovammo ben presto in una situazione difficile o trovavamo un posto per farci una serra o avremmo dovuto liberarci di molti esemplari perché l frattempo crescevano e crescevano…
Non fu facile trovare il posto e la casa che faceva per noi (anche per i prezzi sempre troppo alti!!!) ma alla fine arrivammo qui in Via Boschi. La casa, chiamiamola così, era una cantina-garage ex fienile tutta da ristrutturare ma aveva un prato meraviglioso davanti esposto a sud.
Tralasciamo tutta la parte dei lavori per rendere vivibili questi muri ed arriviamo alla serra.
La prima era lunga 8 metri per 6 ma ben presto diventò piccola (una brutta faccenda seminare..) aggiungemmo un altro pezzo di 8 per 4. Nel frattempo con tutto quel posto,24 mila metri di terreno,la mia passione per gli animali mi prese un pò la mano. Oltre a 2 gatti che gia’avevamo andammo in canile a Belluno e trovammo Birillo, una specie di volpino ma con l’animo da dobermann,3 asinelli,2 rosselle (piccoli pappagalli colorati), 2 scoiattoli, pesci di varie specie e boh ho perso il conto di quanti sono nei due laghetti che abbiamo fatto, 3 tartarughe ed i gatti sono diventati 4...un piccolo zoo praticamente.
Ma le piante crescevano e crescevano...
Alla fine Moreno capi ed iniziò la costruzione della terza serra. I primi colonnari (Trichocereus pachanoi) seminati nel 1996 toccavano oramai il tetto a mt.3 cosi pensammo di farla alta 6 mt. Il nuovo pezzo, sempre unito alle altre, misura 10 metri per 10 cosi da ottenere finito il tutto una struttura 10 mt per 18.
Moreno ha impiegato 3 anni di fine settimana per ultimarla con impianto di irrigazione a bancale, teli per il risparmio energetico e tutto quello che serve per il corretto funzionamento.
D’estate, come si vede nella foto, usiamo un telo ombreggiante-antigrandine che mettiamo da metà marzo a fine ottobre. Oltre alle piante all’interno sono due anni che abbiamo creato un aiuola esterna nel lato sud-ovest ed abbiamo piantato opuntie, echinocereus, agavi e yucche resistenti al freddo.
Vediamo se riusciamo a farle crescere anche se il nostro clima non è dei migliori con autunni piovosi ed inverni molto rigidi. Se l’esperimento funziona potremo allargare ancora la nostra collezione.
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