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- Categoria: I Nostri Viaggi
- Pubblicato: Sabato, 01 Gennaio 2022 11:35
- Scritto da Elvia
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Africa 2013...cambiare luogo.
Dopo aver visitato il Sud America, l'amico Davide Donati ci propone di andare in Sud Africa sia per le amate piante sia per la passione della pesca che lo accomuna a Moreno.
Lo Stato, oltre alle moltissime varietà di succulente è anche patria di numerosissimi bulbi. Per noi una nuova sfida, non essendoci mai occupati troppo di questi generi di piante.
Fatte le valige il 20 giugno partiamo per questa meta sconosciuta.
Essendo al di sotto dell'equatore, laggiù, è inizio inverno: l'abbigliamento di conseguenza è più pesante e protettivo del solito.
Il volo della KLM atterra dolcemente sulla pista di Johannesburg; recuperati i bagagli e ritirata l'auto a noleggio, con prudenza, andiamo all'hotel... dobbiamo prendere confidenza con la guida a sinistra. Al mattino, dopo un abbondante colazione di tipo olandese che ci rimette in sesto, tentiamo di uscire dalla città, cosa molto difficile anche con il navigatore satellitare... non ci sono molti cartelli stradali e dobbiamo andare un pò alla cieca. Finalmente, dopo più di un ora, riusciamo a prendere la strada giusta, direzione Ovest, per arrivare ad Upington dopo quasi 1000 km. Lungo strada ci sono reti protettive alte anche 2 metri e se ti viene voglia si andare a camminare su una collina che ti sembra buona per le piante prima salti la rete, vai a vedere il posto sperando di non incontrare i babbuini che si arrabbiano e ti corrono dietro, e poi risalti la rete, torni in strada e prosegui il tuo viaggio (per la serie: ci vuole un fisico allenato!). Il paesaggio che vediamo ci lascia stupiti: questa non è l'Africa che siamo abituati a vedere in televisione, i paesi sembrano borghi olandesi o tedeschi, tutto è ordinato e non ci sono rifiuti in giro. Notiamo che in tutti i lavori umili sono occupati solo da persone di colore... c'é ancora molto da fare per raggiungere l'ugualianza in questo paese.
All'alba si parte verso la Namibia per visitare il Transfrontier Park di Kgalagadi formato da il SudAfrica, la Namibia e il Botswana: il primo parco transnazionale, grande il doppio del più famoso Kruger, dove abbiamo una brutta sorpresa... non c'é neanche un posto libero per piantare le tende nei recinti attrezzati!!
Questo significava che alla sera avremmo dovuto ritornare ad Upington ripercorrendo 100 km.
I recinti attrezzati sono dei luoghi dove i visitatori possono soggiornare in mezzo la natura, in tutta sicurezza, sia in tenda che in lodge, gestiti dai parchi; le recinzioni sono elettrificate, vi si trovano servizi igenici, distributori di benzina, supermarket etc. Bisogna tener presente che qui gli animali non sono quelli europei, quelli che siamo abituati a vedere, ma leoni, iene, rinoceronti, etc.: ecco perché mettono in gabbia noi umani... per la nostra incolumità!! Sempre legato a questo, ogni auto che entra viene registrata e, se all'orario di chiusura non si presenta all'uscita, i guardiaparchi vanno alla ricerca degli assenti. Si devono percorrere le strade a 40 km/h, non si può scendere dalle auto, gli animali hanno la precedenza e se si innervosiscono e tentano di caricare l'auto si deve fare retromarcia velocemente per mettersi in salvo.
Il giorno dopo ci dirigiamo verso ovest ancora, destinazione Springbok e i suoi dintorni pieni di piante interessati.
Sono molte le varietà incontrate in questo viaggio e per non essere troppo monotona con gli elenchi nominerò solo i generi maggiormente rappresentati in questo paese: Adromischus, Aloe, Bulbine, Caralluma, Ceraria, Cheiridopsis, Cissus, Conophyllum, Conophytum, Cotyledon, Crassula, Delosperma, Dinteranthus, Duvalia, Euphorbia, Faucaria, Gasteria, Haworthia, Kalanchoe, Lithops, Orbea, Pachypodium, Pelargonium, Piaranthus, Sanseveria, Sarcocaulon, Senecio, Stapelia, Titanopsis, Trichodiadema e tantissime altre varietà.
Arrivati a Springbok l'incontro con le Aloe dichotoma ci lascia a bocca aperta... sono di una bellezza ed armonia difficilmente raccontabili. Chiamate dai locali albero feretra poiché i boscimani usano parti di esse per costruire le faretre che contengono le freccie con punte avvelenate che servono per la caccia.
Ci spingiamo a Nord fino ad Aninaus Pass dove troviamo una pioggia insistente e non buona per le macchinette digitali; allora andiamo verso Sud, verso Cape Town con varie fermate incontrando dei campi di quarzo dove le piante risaltano in modo spettacolare.
E' ora di entrare in Little Karoo e Great Karoo dove ci sono un sacco di posti buoni per le piante e dove inizia il territorio con più siti di Haworthie.
Arriviamo al mare, non è stagione per vedere le balene ma nella riserva naturale De Hoop si possono incontrare le rare zebre del capo e molti altri animali.
Dormiamo in tenda nel posto attrezzato del parco tra i tanti rumori degli animali notturni. Si torna a caccia di piante passando per Riversdal, Ladismith, Calitzdrop, Oudtshoorn, Uniondale.
A Willowmore la temperatura notturna scende molto (ricordo che qui è inverno) e ci svegliamo alla mattina con il ghiaccio nelle tende.
L'attraversamento della Baviaanskloof è impegnativo, dobbiamo attraversare molti guadi di fiumi e... non abbiamo un fuoristrada ma con un po' di fortuna e abilità ci riusciamo: anche qui una meraviglia sia per le piante che per gli animali, anche questa è una riserva naturale.
Usciamo dalla vallata alle 19, mangiamo qualcosa velocemente e decidiamo di viaggiare tutta la notte per arrivare a Pongola (confine con lo Swaziland) senza perdere un giorno... quasi 1400 km!!!
Arriviamo là per le 11 della mattina dopo, portiamo la nostra roba nel campo tendato nel bush e per le 14 siamo in barca con un guardiaparchi per fare pescare i due uomini...
Rimaniamo qui altri 2 giorni per la pesca al Tigerfish (cattura e rilascio...non si uccidono animali!!) inseguiti da un ippopotamo! Lo specchio d'acqua dove i pesci abboccano è il suo territorio ed appena ci vede cerca di caricare la barca; il problema maggiore è che, se cadiamo in acqua, i coccodrilli farebbero un buon pasto..
Ripartiamo verso Nord il Kruger, il parco più famoso ci aspetta.
Lungo strada ancora tante piante ed animali.
Anche il Kruger è un Transfrontier Park formato da Sud Africa, Mozambico e Zimbabwe. E' sicuramente il luogo dove si possono vedere la maggior quantità e varietà di animali: leoni, elefanti, rinoceronti bianchi, giraffe, coccodrilli, ippopotami e tante altre specie... all'imbrunire abbiamo la fortuna di incontrare un leopardo di una bellezza unica e magnetica.
Dormiamo nelle tende in uno dei campi elettrificati ed alla sera mentre ci facciamo una grigliata arrivano le iene appena fuori della rete di protezione... uno spettacolo indescrivibile.
La nostra vacanza è quasi terminata, ritorniamo a Johannesburg per il volo che ci riporterà a casa.
Ciao Africa.. tutto troppo bello ed interessante: sicuramente un'arrivederci.
P.S. Non essendo esperti delle piante africane abbiamo chiesto aiuto a persone che le conoscono bene, ma essendo difficile la classificazione senza i fiori (almeno alcuni generi), se qualcuno ha da segnalare degli errori per cortesia utilizzi le email nella sezione "Contatti". Grazie mille.
* nella mappe Facco segnalera la zona di cui stiamo parlando